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RP studio Francesco Calzolari Marco Filippucci Andrea Fiorini architetti associati

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Riqualificazione di Piazza Attilio Gadani

Castello D'Argile (BO)-2020/2022

Client:
Comune di Castello D'Argile (BO)

Project and design developement:
RP Studio architetti associati

Executive project:
RP studio architetti associati

MEP:
P.I. Gianluca Fava

Works director and safety:
RP Studio architetti associati

Works coordinator and design review:
RP Studio architetti associati

Artistic dierctor:
RP Studio architetti associati

Contractor:
Impresa Merighi s.r.l.

Intervento di riqualificazione della piazza e dell'area mercatale del capoluogo.

Dalla relazione di progetto.
"Quella di piazza Gadani è una superficie abbastanza regolare con monumento centrale ma non centrato rispetto palazzo Artieri, parcheggi sui lati di via Matteotti e municipio. L’attuale zona delimitata da dissuasori descrive una piccola porzione calma dedicata ai pedoni. Attorno a tale porzione di superficie si collocano gli stand mobili allestiti durante le giornate di mercato. La superficie di intervento coinvolge tutta la piazza fatti salvi i parcheggi su via Matteotti Il progetto vuole cogliere l'occasione per riqualificare l'area di mercato con il fine aggiunto di creare uno spazio gradevole e di fruizione allargata durante le giornate feriali o festive senza il mercato cogliendo anche l’occasione per dedicare a San Pietro ad all’edificio municipale il respiro necessario allontanando la carrabilità dalle facciate e dagli accessi. Per la chiesa si tratta di ricavare un nuovo sagrato oggi completamente mancate, per il municipio si tratta di ricavare uno spazio pubblico pedonale consono alla permanenza di gruppi di persone anche in occasione di matrimoni civili.
L’osservazione delle funzioni e del tipo di socialità insediate attorno alla piazza crea l’occasione e guida le scelte geometriche e concettuali della progettazione. La parte più istituzionale occupa i lati nord ed est con Chiesa e Municipio da sempre i due punti cardinali di ogni paese, mentre le parti commerciali occupano i lati sud e ovest. Questa disposizione si riflette nella struttura geometrica della piazza e si specchia sulla diagonale sud-est / nord-ovest che taglia sul fulcro centrale dato dal municipio.
Questo escamotage aiuta ad armonizzare, dandone meno rilievo, il decentramento di palazzo Artieri che non viene inquadrato da una struttura geometricamente rigida basata sul lato di un poligono ma bensì diventa parte di un’area più allargata e maggiormente irregolare che fa capo soltanto alla direzione diagonale assunta come linea generatrice del disegno.
Su questa diagonale sono posti i fulcri del disegno che consistono nel sottolineare la centralità del monumento, oggi un po’ relegata in secondo piano da una pavimentazione ed una delimitazione pedonale che non ne mettono affatto in risalto la posizione. Tale centralità è enfatizzata dall’inquadramento del monumento tra elementi arborei (seppur bassi e molto misurati onde non togliere la percezione complessiva dello slargo) e elementi luminosi. Attorno a questa linea generatrice si raccoglierà il pubblico cittadino a sostare sugli arredi ridisposti e a godere perché no anche di un po’ di ombra nelle giornate estive. L’obiettivo è quello di portare le persone al centro di uno spazio più individuato, caratterizzato e raccolto, a misura d’uomo perché una piazza a questo dovrebbe servire, soprattutto in un centro come Castello D’Argile in cui il rapporto tra istituzioni, commercio e cittadini è davvero molto stretto e quasi famigliare.
Altri due sono gli obiettivi che si intende raggiungere con la progettazione:
1. Sottrarre la maggior superficie possibile alla carrabilità allargando sensibilmente l’area esclusivamente pedonale dello slargo in linea con le scelte operate dall’amministrazione verso una mobilità meno impattante;
2. Generare un processo di alleggerimento della piazza dall’assillo dei parcheggi, in progetto eliminati completamente sul fronte del municipio.

Il progetto estende la parte pedonale protetta da dissuasori di recupero rispetto agli odierni fino al limite lasciando una corsia minima a senso unico ancora asfaltata per il passaggio dei mezzi essendo via Mazzoli ad oggi l’unico accesso al centro storico attraverso il quale possa passare un mezzo di emergenza, o comunque più grande del classico furgoncino.
L’individuazione della parte pedonale è sottolineata dalla ripavimentazione della piazza con materiale lapideo. Nella logica impostata già da scelte fatte precedentemente dall’amministrazione si darà continuità alla pavimentazione pedonale di via Matteotti e di via Mazzoli che presentano marciapiedi in lastre di granito bocciardato. Il programma quindi si può riassumere nei seguenti punti:
• ripavimentare e dare nuova identificazione della zona mercatale della piazza unitamente ad una nuova identità delle aree pedonali;
• uniformare il linguaggio delle pavimentazioni del centro storico;
• dare funzionalità impiantistica all'area mercatale utilizzabile per eventi temporanei;
• ripensare l'illuminazione della piazza eliminando i lampioni aerei al fine di dare una dimensione più "intima" alla permanenza delle persone sempre nell’ottica di richiamare la cittadinanza a riappropriarsi dello spazio pubblico;
• mantenere le sedute esistenti portandole però al centro dello spazio dando importanza al monumento.
A livello di viabilità sono stati eliminati i parcheggi fronte municipio il che ha consentito di ridurre le parti carrabili della piazza (proseguimento di via Mazzoli e di via Roma) a semplici sensi unici di una sola corsia, in quanto non più necessario l’attraversamento da via Matteotti per accedere alla sosta."

RP studio - Calzolari, Filippucci, Fiorini —  A. Gadani

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